Parliamo di Industria 4.0
Questo termine ormai di uso comune intende la quarta rivoluzione industriale, ovvero quando la produzione industriale diventa automatizzata ed interconnessa. Le moderne tecnologie digitali hanno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima, la gestione dei dati e il loro utilizzo, con una potenza di calcolo elevata e la connettività che diventa big data, open data, internet delle cose e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni. La seconda riguarda l’analisi: raccolti i dati vanno elaborati, ricavandone valore. Ad oggi le imprese utilizzano solo una piccolissima parte dei dati raccolti, invece da ottenere vantaggi maggiori e quindi elaborare i dati attraverso “machine learning” quindi perfezionando la loro resa apprendendo dai quei dati raccolti ed anallizzati. La terza riguarda l’interazione tra uomo e macchina con molteplici tecnologie di interfaccia. La quarta direttrice e secondo me più importante è quella che si occupa del passaggio al digitale e all’automazione, che riguarda la manifattura additiva, la stampa 3d, la robotica, l’automazione, la comunicazione e le nuove tecnologie per una gestione mirata ed ecologica delle energie in un’ottica di costi-benefici.
Certo, ormai appare logico che l’industria 4.0 tocca quasi tutti i tipi di attività, ma non tutti. Come tutte le rivoluzioni industriali segna l’inizio di una nuova era, dove in questo caso, purtroppo, al posto di creare lavoro molte volte viene usata per sostituire il lavoro manuale, anche se non è un male da tutti i punti di vista perchè tende a portare una evoluzione culturale, è necessario specializzarsi per avere una prospettiva più reale di un posto di lavoro. Ma realmente quali benefici questo tipo di industria porta alle aziende?
Analizziamo prima di tutto le aziende che lavorano con i dati, come ad esempio la vendita di servizi:
Ad ogniuno di noi è capitato di ricevere insistenti chiamate da operatori di servizi come telefonia, utenze varie, depuratori ecc… ma quante volte queste telefonate vi hanno realmente portato a stipulare un contratto? e se vi dicessi che cè un modo migliore?
Mettiamo ad esempio che tu oggi cerchi su google offerte utenza elettrica, un “programma” rilevi la ricerca e ti mostri annunci su altri siti, dove ti presentano offerte per l’utenza elettrica e le varie compagnie ricevano “una notifica” con i tuoi contatti a seguito della tua ricerca. Di sicuro sei interessato e oltre a portare una vendita più plausibile per la società elettrica a te danno meno fastidio le telefonate proprio perchè in questo momento stai cercando un’offerta in quel settore.
Questa è industria 4.0, dove i dati vengono elaborati e utilizzati dalle giuste aziende, nel momento giusto. In questo caso per offrire dei servizi, ma questo può verificarsi anche per la vendita di prodotti. Questa pratica viene già utilizzata in parte, spesso per la pubblicità online attraverso servizi forniti da google, dove consentendo a google di acquisire le giuste informazioni, attraverso i cookie, la cronologia e le ricerche, in svariati siti questi dati vengono tramutati in annunci pubblicitari mirati e pertinenti. Il digitale porta anche con sè la stampa 3d ad esempio e l’automazione dei sistemi di produzione.
Analizziamo ora le aziende manifatturiere, ad esempio una fabbrica che produce materie plastiche.
La stampa 3d spesso non costituisce una vera e propria sostituta della produzione di massa, non tanto per i costi in sè ma per le tempistiche di produzione, con una stampante 3d per un piccolo oggetto di plastica il tempo richiesto può arrivare a delle ore, contro un macchinario che in ore stampa migliaia o miglioni di pezzi. Diventa utile però quando si intende fare una prototipazione ed i costi per la creazione dello stampo e il costo elevato di realizzare un singolo modello diventa elevato, quando con qualche ora di tempo si può realizzare un modello 3d e stamparlo, per poi essere utilizzato in seguito se chiaramente il prodotto rispecchia i requisiti richiesti dal cliente, essere trasformato in uno stampo ed essere prodotto da una macchina cnc o computerizzata in serie. L’automazione della produzione non va a migliorare di molto la qualità del prodotto, non fornisce dati aggiuntivi utili alle vendite, ma garantisce un netto risparmio dei costi rendendo indipendente il macchinario e tagliando sui costi del dipendente che dovrebbe seguirlo ed eseguire le modifiche per ottenere il giusto risultato qualitativo. Se uniamo questo ad una produzione energetica efficente, magari aiutata da pannelli fotovoltaici oppure da altre attrezzature per la produzione di energia pulita garantisce anche un risparmio energetico che non è solo monetario ma è anche rispettoso dell’ambiente e del futuro.
Come vedete l’industria 4.0 non è solo un termine o una visione, ma una prospettiva reale di ottimizzazione delle aziende che porta a costi inferiori e maggiore efficenza che come ben sappiamo rappresenta guadagno non solo per l’azienda ma anche un risparmio per il consumatore che potrà beneficiare di un prodotto migliore con costi inferiori, senza che l’azienda sia obbligata a lesinare sul materiale o sulla mano d’opera.
Troppo ottimistico come pensiero? Sono anni che vediamo drasticamente la qualità dei prodotti scendere, i prezzi alzarsi e i posti di lavoro calare, diamo la colpa alla globalizzazione? oppure la colpa è dell’automazione? potrebbe anche essere colpa della crisi, oppure della speculazione e di certo la pressione fiscale attuale non aiuta, ma credo fortemente che si può fare meglio e l’industria 4.0 è un buon punto di partenza per poter cambiare le cose, il resto è tutto nelle nostre mani.
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